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AAA macellaio cercasi. In un momento molto critico per il comparto italiano delle carni bovine, stretto tra la perdita delle vendite nella ristorazione, l’accesa concorrenza sui prezzi e l’ulteriore riduzione della redditività degli allevatori, l’unica nota positiva sembra venire dai consumatori, che sono tornati a mettere la “ciccia” nel carrello della spesa.
Nei primi nove mesi del 2020, secondo Ismea, gli acquisti domestici di carni bovine fresche sono aumentati del 7,3% a valore. La crescita ha riguardato tutti i prodotti, a inizio pandemia quelli di prima lavorazione e poi, nei mesi successivi, gli elaborati. Anche l’atteggiamento degli italiani è evoluto: si preferiscono carni di miglior qualità, ottenute in modo più sostenibile, provenienti da allevamenti italiani e da razze pregiate. Uno scenario che sta spingendo produttori e distributori a ripensare l’offerta e la gestione della categoria, passando dal “saper fare” al “far sapere” e tornando anche a offrire consulenza e servizi personalizzati per ogni cliente. Come? “Recuperando” il caro vecchio macellaio, una figura che sembrava destinata a scomparire e che, invece, è tornata fondamentale. Anche in Gdo.( Fonte Il sole 24 ore )
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